Prosegue l’impegno della Regione Piemonte a favore delle fasce più deboli per l’emergenza abitativa.

In occasione del primo incontro ufficiale avvenuto venerdì 4 febbraio ad Alessandria con il nuovo consiglio di amministrazione dell’agenzia territoriale per la casa, il Vicepresidente della Regione Ugo Cavallera, ha confermato i principali interventi regionali tra cui il “programma di edilizia residenziale pubblica”, i “piani vendita”, la nuova “politica della casa” ed il “social housing”. Alla tavola rotonda erano presenti oltre a Cavallera e i funzionari della Regione, il presidente dell’Atc, Pier Vittorio Ciccaglioni, il vicepresidente Antonio Tortorici, i tre consiglieri Giovanni Onofrio Vignuolo, Pasquale Foti e Piero Ferrero e i membri del collegio sindacale.

Durante l’incontro è stato affrontato il quadro generale del territorio provinciale con particolare riferimento al tema dell’emergenza sociale. Un’attenzione sempre più rivolta a spiacevoli situazioni che si creano in ambito famigliare con licenziamenti e perdita di lavoro improvvisi o a qualsiasi altro evento che non permette più il pagamento dell’affitto di casa.

Nonostante l’alto tasso di proprietà diffusa presente in Italia e complice la crisi che ha colpito l’Europa, sono sempre più frequenti le persone che non possono permettersi l’acquisto dell’abitazione principale o il pagamento dell’affitto ai normali prezzi di mercato. Con il “programma di edilizia Residenziale” sono previsti in Piemonte 10 mila nuovi appartamenti per una spesa complessiva di 750 milioni di euro prevista in tre bienni.

Nel primo sono partiti i lavori di costruzione e per quanto riguarda il secondo biennio sono previste due scadenze per inizio lavori, a luglio e ottobre di quest’anno con cantieri già in funzione mentre la programmazione del terzo biennio avverrà entro fine anno con i relativi bandi.
“E’ necessario costruire nuovi alloggi che dovranno essere a disposizione di persone con particolari difficoltà economiche e con la possibilità di pagare affitti sociali congrui alla propria situazione reddituale” – dice il Vicepresidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera che sottolinea l’importanza sia dell’edilizia pubblica sia di edilizia privata convenzionata per la realizzazione di alloggi da utilizzare con canoni calmierati, senza escludere anche patti di futura vendita.

Sono previsti anche dei “piani di vendita” riservati agli assegnatari senza compromettere l’equilibrio tra la domanda e l’offerta, con possibilità di acquistare a prezzi agevolati l’alloggio dove lo stesso assegnatario risiede. Importate è poi il ruolo del fondo per l’affitto dove tra Stato e Regione vengono stanziati in Piemonte 20 milioni all’anno per integrare ai meno abbienti l’affitto negli alloggi privati, e il fondo sociale che interviene in caso di morosità incolpevole per alloggi pubblici.

Un ruolo importante nella “politica della casa” è svolto dalle cooperative edilizie che realizzano alloggi con agevolazioni e si rivolgono ad una fascia sociale intermedia. Infine grazie al “social housing”, importante è la partecipazione delle fondazioni bancarie che tramite la costituzione di fondi destinati, permettono di costruire le abitazioni con particolari forme di finanziamento a tassi contenuti.