All’esame della Commissione Urbanistica la proposta della Giunta di modifica della Legge 21/2009, già approvato il primo articolo

Nel Lazio è iniziato l’iter di approvazione delle modifiche al Piano Casa (legge 21/2009). Ieri la commissione Urbanistica del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il primo articolo della nuova proposta di legge che ha già ricevuto l’ok della Giunta Polverini nell’ottobre scorso. La commissione ha poi iniziato l’esame dell’articolo 2, concernente gli ambiti di applicazione della proposta di legge.

Le modifiche alla legge 21/2009 prevedono l’estensione degli ampliamenti anche alle abitazioni in zona agricola (per un massimo 62 mq) e alle zone A. Inoltre gli interventi potranno riguardare anche gli edifici a destinazione non residenziale, che potranno essere demoliti e ricostruiti con cambio di destinazione d’uso verso il residenziale, con una quota del 30% destinata all’housing sociale. Saranno esclusi dagli interventi gli insediamenti urbani storici individuati dal Piano territoriale paesistico regionale.

Ampliamenti
Gli ampliamenti del 20% della volumetria saranno estesi anche agli edifici oltre i 1000 metri cubi, ma il limite fissato per gli aumenti di cubatura è di 200 metri cubi, pari a circa 62 metri quadrati. Con l’adeguamento sismico degli edifici, sarà consentiti ampliamenti fino al 35% della volumetria esistente.

Sostituzioni edilizie
La nuova proposta di legge sul Piano Casa laziale mira inoltre a rinnovare il patrimonio edilizio esistente attraverso la sostituzione edilizia (demolizione e ricostruzione) secondo criteri di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. È tra l’altro prevista la possibilità di demolire e ricostruire interi condomini in degrado con incrementi di cubatura del 60%, a condizione che sia mantenuto il precedente numero di abitazioni in capo agli attuali proprietari.

Housing sociale
La Regione Lazio punta inoltre a potenziare l’housing sociale: nei Comuni con più di 250 mila abitanti è previsto l’obbligo di reperire aree per la costruzione di alloggi di edilizia sociale. Le aree dovranno essere cedute gratuitamente con una quota di edificabilità non inferiore al 70%, mentre resterà a disposizione del proprietario il restante 30%.

Aumentano gli incentivi per la riqualificazione
“La precedente legge – ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti – si è dimostrata inapplicabile. Abbiamo aumentato gli incentivi con l’obiettivo di sostenere la riqualificazione e il recupero urbanistico, soprattutto in aree pregiate. Inoltre, vogliamo far partire davvero l’edilizia sociale”.