Diverso l’approccio delle amministrazioni locali nei confronti di quelle che, nella maggior parte dei casi, vengono vissute come vere bombe sociali. A Torino, ad esempio, in un edificio di proprietà dei Missionari della Madonna de la Salette, vivono circa ottanta rifugiati, che hanno ristrutturato lo stabile che gestiscono trasformandolo in un modello di housing sociale

Sono regolari in Italia, ma esclusi dall’accoglienza. Abitano in tendopoli, palazzi abbandonati, container, spesso senza luce né acqua. Tra loro, in 47 ghetti da Torino a Foggia, ci sono molti bambini. A raccontarli con numeri e storie il rapporto “Fuori Campo” di Medici senza frontiere[…] © Riproduzione riservata

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Fonte: LaRepubblica.it – A.Ziniti