Prevista un’accelerazione per la riqualificazione degli edifici storici e per lo student housing. Gli uffici dovranno adeguarsi. L’effetto smart working. Il capoluogo lombardo in prima fila

Ci sono preoccupazione e cautela naturalmente. Ma nella crisi in atto, provocata dalla pandemia da Coronavirus, gli operatori del settore immobiliare colgono anche opportunità e perfino alcuni spunti di ottimismo. E’ quanto emerge dalla seconda giornata di Milano Capitali 2020, la settimana organizzata da Class Editori e trasmessa da Class Cnbc, che ha riunito alcuni dei protagonisti del real estate in Italia.
Gli spunti di ottimismo sono presto detti: la crisi ha bloccato tutte le attività economiche, ma per quanto riguarda il real estate porterà sì a una rapida contrazione del mercato, ma anche a una altrettanto rapida ripresa. Il tutto accelerando nel frattempo alcuni dei trend già in atto.
Alcune delle nuove tipologie abitative del resto si stanno affermando perché mancavano, per esempio il cosiddetto student housing, così come il social housing.«Servono infatti soluzioni moderne e sicure per gli studenti fuorisede perché l’Italia ne è priva» e, aggiunge Luigi Aiello -chief of corporate&business development del gruppo Prelios-, «allo stesso modo, per quanto riguarda per esempio il residenziale, servono più abitazioni e a prezzi accessibili, per far fronte alla maggiore mobilità dei millenials».

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Fonte: Milano Finanza