Un’indagine comparata di Arup tra 5mila cittadini di Milano, Berlino, Londra, Parigi e Madrid delinea il cambio di priorità sullo stato d’animo delle persone che hanno vissuto il lockdown nelle grandi città europee

 

«Ripensare i piani terra degli edifici per incrementare i fronti attivi in cui inserire servizi per la collettività. Introdurre negli edifici di nuova realizzazione spazi ad uso comune, da considerare come estensione della casa e in cui promuovere forme di coworking di vicinato, spazi di gioco e svago. E ancora, incentivare nei nuovi sviluppi urbani delle forme organizzate di comunità di quartiere, con luoghi dedicati, che aiutino a creare un maggior senso di identità (anche con app che promuovano la disponibilità di eventi, servizi, spazi e risorse disponibili)». Sono queste le tre proposte che Stefano Recalcati, Associate Director di Arup Italia, sintetizza, presentando i risultati della ricerca messa a punto dalla società di ingegneria internazionale, come “barometro” del concetto di “città dei 15 minuti”, un’indagine sullo stato d’animo delle persone che hanno vissuto il lockdown nelle grandi città europee.

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Fonte: ilsole24ore.com