Un importante esempio di quello che l’housing sociale può dare alla città, considerato uno dei progetti destinati a cambiare il volto del Quartiere Umbertino

La Spezia. Il futuro del Quartiere Umbertino nasce anche dalle macerie.
In particolare, da quelle dell’ex centro sociale Geko, situato fra Via Venezia e Via Lamarmora, ricordato da tutti gli over 25 spezzini come una delle sedi storiche del liceo scientifico “Pacinotti”.

Sono in corso i lavori di demolizione dell’immobile, al posto del quale sarà costruito ex novo un edificio in cui saranno ricavati appartamenti da destinare alle giovani coppie e agli studenti universitari.
Un importante esempio di quello che l’housing sociale può dare alla città, considerato uno dei progetti destinati a cambiare il volto del Quartiere Umbertino: “E’ un ulteriore passo verso la rigenerazione del rione, insieme alla trasformazione dell’ex scuola media “Pontremoli” in centro per l’infanzia e le famiglie e il trasferimento di una parte del polo universitario nel comprensorio del 2 Giugno” sottolinea il sindaco della Spezia Massimo Federici, impegnato ieri mattina in un sopralluogo per verificare l’andamento dei lavori.

“Sono molto soddisfatto – gli fa eco l’assessore Rigenerazione Urbana nei Quartieri Cristiano Ruggia – : si sblocca un’altra opera prevista dai contratti di quartiere, dopo ciò che è stato costruito al Favaro e alle Pianazze”.

D’ora in avanti, le parole d’ordine, per questa parte storica della città sono rinnovamento e giovani.
Per far sì che diventino realtà, l’Arte – Azienda regionale territoriale per l’edilizia della provincia della Spezia, ndr – investirà oltre 4 milioni di euro, a cui si aggiungeranno altri fondi, derivanti da accordi con altri partner, per ammobiliare gli appartamenti destinati agli universitari.

Tecnicamente, è stato scelto l’abbattimento e non il restauro dell’edificio perché, spiega l’amministratore unico di Arte. Giancarlo Ratti “non c’erano le condizioni strutturali di stabilità previste dalle norme antisismiche; inoltre, scegliendo l’altra via, i costi sarebbero stati maggiori”.

Come verrà suddiviso il nuovo immobile?
“Nella parte alta – spiega Ratti – ci saranno nove microappartamenti da destinare agli studenti; gli altri andranno, invece, a 24 giovani coppie.

Saranno valutate possibili estensioni, possibili grazie alla modularità con cui saranno realizzati gli alloggi, che permetterà eventuali ampliamenti.

Infine, i fondi al piano terra, ospiteranno una serie di servizi per gli universitari: biblioteca, internet point, segreteria.”

Fabrizio Andreotti, presidente della III Circoscrizione, saluta con favore l’iniziativa, destinata ad abbassare l’età media dell’Umbertino: “Nel nostro quartiere – ha dichiarato – c’è uno dei centri anziani più attivi della città, che conta circa 200 iscritti. Adesso verrà ristabilito un nuovo equilibrio”.

Sarà questa la strada giusta da intraprendere per arginare la fuga dei venti-trentenni dalla sempre più canuta Spezia?