Il piano di Mondanelli. Primi contatti con la Curia

Prato, 2 febbraio 2011 – «SERVONO MILLE appartamenti per dare una risposta vera alla carenza di edilizia pubblica in città». Eccolo l’obiettivo di legislatura dell’assessore al sociale Dante Mondanelli, un obiettivo ambizioso e che sicuramente richiederà tempi più lunghi di quelli amministrativi, ma che in piccola parte ha già cominciato a mettere «le gambe». Nei mesi scorsi infatti il Comune è riuscito a partecipare ad un bando regionale da 43 milioni di euro per tutta la Toscana cofinanziato dal governo, un bando che a Prato potrebbe portare circa 4 milioni e 71 nuove case. Una delle aree individuate è quella di via del Purgatorio-via di Gello, mentre altre sono in via di definizione.

Dei 71 appartamenti che potrebbero essere costruiti, 21 saranno messi sul mercato con canoni di affitto «scontati» del 30% rispetto a quello di mercato, 29 saranno alloggi di edilizia residenziale pubblica a San Giusto (li costruirà l’Epp) e altri 21 verranno realizzati dalle cooperative e venduti. Ma ancora non basta.
«Abbiamo già predisposto anche un piano più ampio, sempre nell’ambito della collaborazione con la Regione, per arrivare a 150 case e 15 milioni di investimento — aggiunge Mondanelli — Serve comunque uno sforzo ulteriore, perché Prato è indietro anni luce rispetto a tante altre province toscane. Dobbiamo costruire mille appartamenti, magari recuperando piani di riconversione al Macrolotto zero fermi da anni».

PROPRIO su questo punto Mondanelli ha chiesto uno sforzo in più al governo regionale durante la visita della giunta in città: «Bisogna rivedere i massimali da corrispondere ai privati per l’acquisto degli immobili disponibili, altrimenti nessuno venderà mai — continua l’assessore — Devo dire che per ora da Firenze non ci sono stati segnali incoraggianti. Non si vede in che modo il comportamento e gli atti della giunta regionale sarebbero eccezionali per Prato, così come aveva promesso Rossi. Per l’housing sociale potremmo avere 15 milioni su 100, dall’ultimo bando per le case popolari avremo 4 milioni su 43 e per l’emergenza sfratti, con duemila esecuzioni minacciate, saremo trattati come tutti gli altri. L’assessore Allocca ha confermato che ci sono 4 milioni da dividere su tutto il territorio toscano. Qual è allora il progetto Prato? Visto il clima, non abbiamo nemmeno chiesto la revisione delle quote sanitarie, che pure ci spetterebbe, ma certo sorprendono le critiche del segretario Pd Bugetti, che vuole giudicare progetti che nemmeno conosce».

UNA MANO potrebbe allora arrivare dalla Curia. Anche se a livello informale, negli ultimi giorni è emersa una disponbilità a lavorare insieme al Comune per verificare se alcune aree di proprietà potrebbero essere utilizzate per l’edilizia sociale, facendole magari rientrare all’interno di una variante tematica specifica del piano regolatore.