Al via anche in Italia il social housing: addio ai “casermoni”, l’edilizia pubblica ora punta sulla sostenibilità. Tanto legno, palazzi di pochi piani e tempi di costruzione brevi per garantire affitti e prezzi di vendita bassi

Una volta si chiamavano, brutalmente, “case popolari”. E in genere questi falansteri, palazzoni informi e anonimi, alveari umani, abbrutiscono le periferie urbane, più o meno degradate; i quartieri-dormitorio, affollati dai pendolari e dalle loro famiglie; i Bronx emarginati delle città o delle metropoli.

Poi, con il ricorso a uno dei tanti anglicismi che spesso riescono a nobilitare le definizioni nostrane, anche in Italia s’è cominciato a parlare di “social housing”, vale a dire case sociali, edilizia residenziale pubblica, a basso costo[…]
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