Per far fronte alla situazione di disagio abitativo che nel corso degli anni  si è progressivamente accentuata anche nella nostra realtà, il Comune di Cesena intende acquisire al patrimonio pubblico circa 25 nuovi appartamenti da destinare all’housing sociale.

E per farlo lancerà un bando allo scopo di individuare privati interessati alla realizzazione dei nuovi alloggi.

Nei giorni scorsi la Giunta Comunale ha approvato i criteri con i quali sarà messo a punto il bando. In particolare, l’orientamento è quello di prendere in considerazione progetti riferiti ad aree già edificabili (non solo le aree di trasformazione comprese nel Prg 2000, ma anche quelle previste nel pregresso o appartenenti alla città consolidata), purché integrate nel sistema urbano o delle frazioni. In cambio si offre la possibilità di un addensamento degli indici edificatori, e di un cambio di destinazione dell’area. o altre modifiche che risultino compatibili. Restano, in ogni caso, escluse da questa possibilità le aree agricole e le aree di trasformazione di valore paesaggistico. Ogni proposta di intervento dovrà prevedere almeno 4 unità abitative, privilegiando quelle di dimensioni comprese fra i 70 e i 95 mq.

L’esame dei progetti pervenuti mirerà a individuare quelli caratterizzati da una maggiore sostenibilità.

L’attuazione di questi interventi a modifica del prg potrà trovare attuazione attraverso un unico accordo di programma da stipulare congiuntamente alla Provincia di Forlì – Cesena.

“Con questa iniziativa – spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti – affrontiamo in modo concreto, anche attraverso il ricorso a modalità innovative, il problema abitativo, che a Cesena sta diventando sempre più pressante. Da tempo i costi per la casa sono diventati la maggior voce di uscita nel bilancio delle famiglie e sappiamo che a Cesena questo peso è accentuato perché i prezzi sono, in media, superiori rispetto a quelli dei territori vicini e trovare una casa in affitto a prezzi compatibili con gli stipendi attuali è più difficile. Questo rappresenta un problema specialmente per le fasce più deboli: anziani, famiglie con un solo genitore e figli piccoli, giovani coppie. La pur considerevole disponibilità di alloggi Erp (attualmente sono circa 900 e solo poche settimane fa abbiamo consegnato 16 nuovi appartamenti) non è in grado di soddisfare le crescenti richieste: da questa consapevolezza la decisione di procedere con questa iniziativa, in risposta anche all’impegno affidatoci dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale che chiedeva all’Amministrazione di implementare il patrimonio abitativo non solo mediante le forme ordinarie comprese dal Prg vigente, ma anche attraverso il ricorso a modalità straordinarie, previste dalla normativa regionale. I 25 alloggi che, in via previsionale, abbiamo indicato corrispondono al 10% della capacità di edilizia residenziale pubblica prevista nel Piano Regolatore e ci consentiranno di dare una risposta significativa al problema della casa, implementando il patrimonio di alloggi pubblici destinati alla locazione permanente a canoni sociali, affiancandosi alle previsioni di alloggi sociali previsti nelle aree di trasformazione sulla base del meccanismo perequativo”