Il nuovo Regolamento della Regione Lombardia in fatto di edilizia popolare intende favorire una maggiore integrazione fra famiglie con redditi e stile di vita diversi. Allo studio anche interventi per l’housing sociale attraverso l’utilizzo di fondi immobiliari ad hoc

Nuovo Regolamento per l’edilizia popolare in Lombardia con l’approvazione della Commissione consiliare competente.

Lo hanno presentato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l’assessore alla Casa Domenico Zambetti.

No ai Quartieri-ghetto. L’obiettivo principale è impedire che i quartieri periferici si trasformino in ghetti, e ciò grazie al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Come e con quali strumenti si migliora la vita sociale dei cittadini nei quartieri?

Prima di tutto favorendo la coesistenza negli stessi edifici tra famiglie con diversi redditi e stili di vita.

A questo proposito l’assessore Domenico Zambetti ha precisato: «Si tratta di un regolamento che introduce novità importanti: per la prima volta in Italia l’housing sociale e il mix abitativo sono inseriti in un testo; riusciamo così a scongiurare che si creino zone abitate solo da famiglie meno abbienti e quindi con problematiche anche di tipo sociale, tipico finora dei quartieri con alloggi Erp. Questa ‘rivoluzione’ è stata condivisa a ogni livello sociale e politico, tant’è che nella Commissione consiliare è stata approvata all’unanimità».

Per quanto riguarda in particolare il “mix abitativo” i Sindaci potranno far ricorso a bandi speciali per favorire l’inserimento di famiglie meno agiate in complessi dati in locazione a canone sociale.

Per favorire l’housing sociale, quello che riguarda le famiglie con redditi medio-bassi che non sono in grado di sostenere i canoni d’affitto a prezzi di mercato, si pensa ai fondi immobiliari con l’intervento della Regione.

Innalzato poi il limite di reddito Isee/erp (16.000 € contro gli attuali 14.000) per poter accedere alle graduatorie per alloggi popolari.

Altri argomenti affrontati dal nuovo regolamento sono: Bandi con cadenza semestrale o annuale; istituzione di una Commissione consultiva comunale; convenzioni Comuni-Aler; subentro; mobilità; assistenza sociale da parte di Comuni e Aler; locazione temporanea; nuovi interventi di edilizia residenziale; rimozione amianto; residenza universitaria.

Confermati infine gli stanziamenti da parte della Regione Lombardia a favore delle famiglie attraverso il Fondo sostegno affitti e con il contributo per l’acquisto della prima casa per le giovani coppie.

Altri stanziamenti straordinari prevedono interventi per chi ha perso il lavoro o è stato sfrattato.

Sussidiarietà. Il presidente Formigoni ha sottolineato che «Il nuovo Regolamento per l’assegnazione e la gestione del patrimonio immobiliare lombardo è stato portato avanti con l’ormai tradizionale strumento della sussidiarietà. Dopo una proficua discussione con tutte le parti sociali siamo approdati a questo testo fortemente condiviso».