C’è tempo fino al 23 di gennaio per essere iscritti nella graduatoria per gli alloggi che sorgeranno nell’area di via Romagnosi

Magenta “Questo è il primo progetto concreto di housing sociale, un modo per offrire una risposta adeguata al bisogno della prima casa a tante coppie che vogliono farsi una famiglia”. Il sindaco Luca Del Gobbo in continuità con quanto anticipato poco prima di Natale con il cosiddetto ‘Piano Famiglia’ ha rilanciato il progetto per la realizzazione di nuovi alloggi in edilizia convenzionata nell’area di via Romagnosi.

C’è tempo, infatti, sino al prossimo 23 gennaio per presentare domanda ai fini della formazione definitiva della graduatoria. I requisiti, come ben si può vedere dal bando, sembrano fatti apposta per dare un aiuto reale a quel ceto medio che si trova oggi in affanno.
La determinazione del prezzo di vendita dei ‘realizzandi’ alloggi viaggia attorno ai 1.600 euro (1.675 ndr).

Un vantaggio non da poco, considerato che sul nuovo in città si vende anche a 2.800 euro.
Anche se molti costruttori – taluni di questi anche piuttosto noti – visti i tempi di vacche magre, negli ultimi mesi, hanno abbassato e non di poco le loro richieste scendendo anche a 2.000 euro.
Ciò detto, l’obiettivo è di offrire delle abitazioni confortevoli a chi rientra in determinati parametri. In primis, la residenza a Magenta o l’averla trasferita altrove da non più di cinque anni, quindi, il non esser titolari, né in prima persona, né con il coniuge, dell’usufrutto ad uso abitazione di un alloggio adeguato alle esigenze del proprio nucleo famiglia nei comuni di Magenta o Marcallo, Boffalora, Corbetta e Santo Stefano Ticino.

Da ultimo, il requisito riguardante il reddito complessivo della famiglia che è la cartina di tornasole di come questa proposta non sia certo indirizzata ai cosiddetti ‘indigenti’: 42 mila 410,86 euro limite massimo, elevabile a 70 mila 681,93 euro nel caso si tratti di redditi da lavoro dipendente e incrementato di 516,46 euro per ciascun figlio a carico.
Numeri questi, come dicevamo, assolutamente in linea con gli standard di molte famiglie. L’iniziativa inserita nel Piano Strategico per la Famiglia prende il nome de ‘La casa… in dote’.
Complessivamente, nell’area di via Romagnosi oggetto di alienazione alla Cooperativa Don Milani II che realizzerà l’intervento, sorgeranno 20 alloggi di varie dimensioni e tipologie. Si va dai monolocali da 43 mq alle abitazioni da 86 mq con tre camere da letto e doppi servizi. Inoltre, ogni alloggio è dotato di cantina e box o posto auto quali pertinenze.

Per quanto riguarda la tempistica, l’ultima data utile per presentare la propria domanda all’Ufficio Protocollo di piazza Formenti è quella di lunedì 23 gennaio.
Dopo l’approvazione della graduatoria e la verifica dei requisiti dichiarati nella domanda di partecipazione, il richiedente dovrà esercitare il diritto di prelazione entro 60 giorni dalla data di comunicazione inviata a cura del Comune.

Tra le caratteristiche del housing sociale il rapporto diretto che si realizza tra il soggetto attuatore – ovvero chi costruisce le abitazioni – e gli assegnatari del diritto di prelazione.
All’Amministrazione, infatti, è vietata qualsivoglia forma d’intermediazione immobiliare, avendo come sola responsabilità la predisposizione della graduatoria finale. Infine, tra gli obblighi degli acquirenti – che si giovano, di fatto, dell’acquisto di una casa di qualità ma a prezzo calmierato – quello di non poter vendere la medesima – la stessa cosa vale per gli altri diritti reali di godimento – per un periodo di tempo non inferiore a 10 anni dalla data della richiesta di agibilità degli alloggi.