Si è svolto questa mattina al palazzo dell’Unicredit l’incontro “Le grandi varianti: un Prg diverso per le periferie, il Piano Casa e la Citta’ Policentrica” nel quale si è parlato di Roma, del suo futuro passando per l’edilizia popolare.

L’accenno è stato posto sull’argomento dal sindaco Alemanno che, nel suoi intervento, ha spiegato: “L‘obiettivo di realizzare 35mila alloggi di edilizia popolare e di housing sociale e‘ a portata di mano, lo stiamo realizzando dopo tantissimi anni”, ha detto il sindaco.

“Abbiamo gia’ consegnato circa trecento case negli ultimi tempi – ha detto Alemanno – ma il dato di fondo e’ che attraverso tutte le delibere in corso di approvazione, possiamo dare una spinta in avanti sull’edilizia sociale quindi fare realmente un piano casa utilizzando anche i vantaggi offerti da quello regionale. Ci sono due aspetti molto importanti: il primo e’ che con un insieme di varianti e interventi urbanistici predisposti in questi mesi e oggi al voto dell’assemblea capitolina, abbiamo profondamente corretto il Piano regolatore generale che abbiamo ereditato e che non fissava con chiarezza i diritti delle persone e non dava spazio all’edilizia popolare. Oggi siamo in grado di salvare i contenuti positivi di quel piano. In particolare: policentrismo e di dare uno sviluppo equilibrato alla nostra citta’ e soprattutto di premiare i comportamenti virtuosi partendo dalla demolizione e ricostruzione come nel caso di Tor Bella Monaca”.

“Il secondo aspetto importante – ha proseguito ancora Alemanno – e’ che c’e’ una piena sintonia fra Roma Capitale e Regione Lazio e questo ci permette di lavorare accelerando i tempi e dando risposte condivise. In particolare l’idea che e’ quella di utilizzare le norme del piano casa per poter approvare subito la delibera sull’ex Fiera per riqualificare una zona, da troppo tempo degradata, avendo risorse per finanziare gli investimenti della Camera di Commercio. Queste possibilita’ offerte dalla regione sono una grande opportunita’ per Roma”.

Inoltre, il sindaco ha aggiunto che  nella giornata odierna saranno approvato “4 Piani di zona per un totale di 1.530 alloggi” e “progressivamente si procederà allo sblocco di tutti i Piani rimasti incagliati nella precedente amministrazione”.

Sull’importanza dell’edilizia sociale ha insistito anche l’assessore di Roma Capitale, Marco Corsini che ha spiegato come nel vecchio piano regolatore, approvato nel 2008, “mancano aree da destinare all’housing sociale e alle infrastrutture. Per questo e’ necessario approvare una maxi variante per individuare nuove aree di riserva”. Per supplire a tali carenze, il Campidoglio utilizzerà il bando per le aree di riserva bandito alcuni anni fa “al quale sono pervenute 330 richieste. Di cui 160 selezionate”, ha aggiunto.

Nel corso della conferenza sull’Urbanistica, Corsini ha ricordato che il Piano casa comunale per realizzare nuovi alloggi in housing si basa su “cambi di destinazione d’uso di aree e fabbricati, densificazione dei Piani di zona, utilizzo delle aree extra-standard, uso delle aree residenziali residue dello Sdo”. Parallelamente, il Campidoglio sta cercando di “provvedere alla carenza di infrastrutture prevista dal Piano regolatore capitolino”.