Su proposta degli assessori Elena Marchigiani (Pianificazione urbana e Politiche della Casa) e Andrea Dapretto (Lavori Pubblici, Demanio e Patrimonio), la Giunta ha infatti approvato un atto di indirizzo in tal senso, finalizzato anche alla riqualificazione e al recupero urbano dei contesti limitrofi degli edifici di proprieta’ comunale.

Gli immobili in questione sono l’ex casa di riposo Don Marzari di Prosecco e le ex Officine Holt di via Gambini. Essi si affiancano agli edifici siti in via delle Docce 15, via Combi 13 e viale Tartini gia’ identificati nel Piano Triennale delle Opere del 26 aprile 2012, e finalizzati alla realizzazione di edilizia sociale da attuarsi direttamente dal Comune con fondi provenienti da contribuzione esterna.

I due edifici di Prosecco e via Gambini vengono specificamente individuati come possibili casi pilota, rispetto ai quali l’Amministrazione manifesta il proprio interesse ad acquisire studi e progetti capaci, oltre che di riqualificare gli immobili e l’ambiente circostante, di prevedere la destinazione di almeno una parte degli alloggi alla realizzazione di iniziative di edilizia sociale a prezzo di locazione calmierato, anche nelle forme di co-housing e di albergo sociale. Tali iniziative dovranno essere destinate a particolari fasce di popolazione che non possono accedere ne’, per eccesso, alle graduatorie che regolano l’Edilizia Residenziale Pubblica, ne’, per difetto, all’ordinaria offerta del mercato privato.

L’obiettivo del Comune e’ quello di rendere possibile all’Amministrazione la partecipazione alle varie forme di politica per la casa previste sia a livello nazionale sia regionale. Concludendo, l’assessore Marchigiani afferma che il provvedimento della Giunta e’ un “atto necessario a un reale avvio di un percorso che consenta all’Amministrazione comunale, da un lato, di svolgere finalmente un ruolo propulsivo e di coordinamento in materia di edilizia sociale (altro e complementare rispetto a quello svolto da Ater ), dall’altro, di conformare immobili di proprieta’ pubblica alla destinazione di alloggi sociali, anche attraverso l’adozione delle necessarie misure urbanistiche e la redazione della nuova Variante generale al Piano regolatore”.