L’amministrazione partecipa ad un bando per rispondere all’emergenza abitativa

Il Comune di Pontassieve partecipa ad un bando regionale per ottenere i finanziamenti per rispondere all’emergenza abitativa dei cittadini. Il progetto presentato dall’Amministrazione prevede di restaurare Casa Rossa (l’edificio all’ingresso di Pontassieve ) realizzando nuovi alloggi del Comune. “La scelta di partecipare a questo bando – spiega l’assessore alle politiche sociali Monica Marini – ha lo scopo di contrastare le conseguenze dell’emergenza abitativa per quelle famiglie espulse dalla propria casa a causa degli sfratti per morosità. La difficile crisi che stiamo attraversando, la perdita improvvisa dei posti di lavoro stanno mettendo in difficoltà molti cittadini che improvvisamente non riescono più a pagare l’affitto. La strada scelta è quella di fornire un piccolo alloggio temporaneo in una serie di mini appartamenti con servizi in comune, per scongiurare il rischio di finire in strada o di vedere disgregata la propria famiglia. Si darà così il tempo ai nuclei familiari di cercare un nuovo alloggio e i mezzi di sostentamento necessari a non perderlo.”

L’amministrazione vorrebbe quindi provare ad affrontare la questione con una risposta nuova al problema, garantendo a quanti ne hanno bisogno “integrazione e sicurezza”, in tempi brevi. Questo tipo di intervento quindi ha lo scopo di fornire, per un tempo limitato (dai 4 ai 6 mesi), i mezzi necessari al soddisfacimento dei bisogni primari a tutti coloro che per qualsiasi motivo ne siano sprovvisti, a causa di situazioni contingenti personali, familiari e /o ambientali.
Il patrimonio immobiliare del Comune di Pontassieve è costituito da n. 257 appartamenti, di cui n. 7 sfitti in attesa di ristrutturazione. Ma in questi ultimi anni dal 2010 al 2011 sono 13 gli sfratti per morosità. Per alcun situazioni si è cercato di trovare soluzione – come ad esempio – garantire un alloggio a carico dell’Amministrazione in strutture ricettive del territorio. Nell’ultimo anno poi sono pendenti altri 21 sfratti per morosità.
Tra gli immobili di proprietà del Comune di Pontassieve c’è il complesso denominato Casa Rossa, composto da un edificio più piccolo, la “capanna” (recentemente restaurata e adibita a sala espositiva), e da un edificio principale, un immobile costituito da due piani.
Infatti il recupero di Casa Rossa rappresenta il completamento della riqualificazione urbana dell’area di Mezzana. Si evita così la creazione di un sistema residenziale isolato dalla comunità. La partecipazione al Bando – per il quale in caso di “vittoria” il Comune riceverà dalla Regione 1.300.000 euro – ha riaperto la possibilità di restaurare tale edificio e di terminare la riqualificazione urbana dell’area.
“Il Bando oltre ad essere di notevole interesse per l’aspetto sociale – spiega l’assessore alle opere pubbliche, Leonardo Pasquini – rappresenta una ulteriore sfida rispetto alla scelta di creare un sistema edilizio di bioarchitettura e perciò sostenibile. La scelta è stata quella di recuperare un immobile già esistente e riqualificarlo invece di realizzarne nuovi, riqualificando il patrimonio comunale.
L’opera di ristrutturazione dell’immobile “Casa Rossa” a fini sociali prevede anche la riqualificazione dell’area verde adiacente all’immobile, anch’essa di proprietà comunale e che attualmente si presenta come un terreno incolto in stato di abbandono.
L’intervento si compone così di elementi che si prestano facilmente all’integrazione, allo scambio culturale e sociale, all’idea di interazione tra i utilizzatori della casa e i cittadini, con l’intenzione di non riprodurre modelli urbani che portano all’uso individuale dei luoghi con conseguenti circoscrizioni di ghetti isolati. Nell’ottica dell’efficienza energetica e dei criteri di bioedilizia e bioarchitettura propri del Bando, l’Amministrazione si è posta l’obbiettivo di portare l’edificio in Classe Energetica A. E’ privilegiato, infatti, il criterio di un restauro volto alla scelta di materiali di recupero e impianti a basso utilizzo di energia, a basso impatto ambientale, la raccolta delle acque meteoriche da impiegare poi per uso irriguo, la raccolta differenziata dei rifiuti ed il compostaggio.