Stato sociale, o si cambia o si finisce. La demografia incombe con i suoi cambiamenti radicali, il costo di un certo modello non è più sostenibile, e al contempo non vengono percorsi scenari e prospettive nuove, che invece sono incoraggianti

Johnny Dotti, imprenditore nel sociale (in passato è stato presidente Cgm, la più grande impresa a rete di cooperative sociali in Italia, oltre ad essere stato il fondatore di Welfare Italia), ne è convinto. E nel libro Buono è giusto. Il welfare che costruiremo insieme (Luca Sossella Editore, pagine 164, euro 15,00), scritto insieme al giornalista Maurizio Regosa, ne fornisce cifre ed esempi concreti. Dotti chiede un cambio di passo, ovvero «immaginare un altro ordine delle cose, pensare a nuove forme dell’abitare che si traducono in nuove forme della socialità»[…] © Riproduzione riservata

L’Autore ha riservato la riproduzione. E’ possibile leggere l’intero articolo esclusivamente dalla Fonte

 

Fonte: Avvenire.it – L.Fazzini