Innovazione, sviluppo sostenibile, riqualificazione e inclusione sociale sono le parole chiave dell’edilizia green che trasforma spazi inutilizzati in progetti che connettono la comunità tra cultura, arte e creatività

Centri storici, aree dismesse, quartieri residenziali e periferie sono il cuore della rigenerazione urbana che, tra gli anni ’70 e gli anni ’80, ha preso piede anche in Italia consolidando iniziative volte a rilanciare il paesaggio urbano sia dal punto di vista culturale che economico e sociale. Un intervento che coinvolge gli enti locali, gli utenti e gli operatori che vivono, lavorano o semplicemente popolano aree dal potenziale infinito ma il più delle volte inutilizzato a causa di una progettazione avvenuta senza un vero processo pre-creativo. Non a caso il Casilino Sky Park – uno spazio inutilizzato trasformato in una piazza sopraelevata di quartiere – riflette l’importanza della riqualificazione urbana nella periferia romana. Un progetto innovativo realizzato da Fusolab (Associazione di Promozione Sociale e Sportiva Dilettantistica) con il sostegno di IGT e in collaborazione con LifeGate, a.DNA e IGD che rende la creatività, l’arte, la cultura e la sostenibilità il tessuto connettivo di una comunità: “Il nucleo di Fusolab è costituito da persone che hanno vissuto in questi quartieri e che quindi ne conoscono e vedono le potenzialità” – ha dichiarato Dario Minghetti, Presidente dell’associazione Fusolab – “La riqualificazione degli spazi passa sia attraverso le infrastrutture sia attraverso attività e luoghi di incontro tra le persone. Vedevamo questo spazio enorme inutilizzato e ci dicevamo, un giorno renderemo questo sogno reale”.

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Fonte: nationalgeographic.it