Puntiamo a dare risposte all’emergenza abitativa, attraverso l’housing sociale

Dopo l’introduzione degli assessori Luciano Ciocchetti (Urbanistica) e Teodoro Buontempo (Casa), nel Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, e’ iniziato il dibattito generale sul piano casa.

Il presidente della commissione Urbanistica Roberto Buonasorte (La Destra) ha parlato di legge che tiene insieme molti obiettivi. ”Con la legge approvata dal centro sinistra – ha spiegato – sono state presentate poco piu’ di cento domande. Era un provvedimento che conteneva troppi no, troppi divieti. Penso alle zone agricole, dove con la nostra proposta saranno permessi gli interventi. Con il piano casa puntiamo alla riqualificazione e alla messa in sicurezza del patrimonio esistente, anche attraverso i premi di cubatura. Puntiamo a dare risposte all’emergenza abitativa, attraverso l’housing sociale. Puntiamo a dare ai giovani la possibilita’ di abitare dove sono cresciuti. Infine la battaglia per il mutuo sociale: il Lazio puo’ diventare un modello”.

Di parere opposto Angelo Bonelli (Verdi), che ha parlato ”di differenza di fondo, culturale, con questa maggioranza. E’ una legge refrattaria alle regole. Sembra un gioco di parole, ma e’ cosi’: si fa una legge per legalizzare le illegalita’. Quello che racconta il centro destra e’ un film che non esiste. I veri e grandi beneficiari di questi saldi di fine stagione, fatti a spese del territorio, sono altri. Cosa c’entra la realizzazione di nuovi porti con il piano casa? Cosa c’entrano nuove cave in zone tutelate? Cosa c’entra la realizzazione di impianti sciistici al Terminillo? Il piano casa, insomma, e’ diventato la chiave per devastare zone di pregio”.

”Una materia delicatissima viene affrontata con tanta superficialita’ e retorica – ha affermato Luigi Nieri (Sel) – Purtroppo non ci sono i temi di cui hanno parlato Ciocchetti e Buontempo. Non si parla di chi ha bisogno di una stanza in piu’. Questa e’ una legge per chi vuole fare un palazzo in piu’. Ci dobbiamo dire la verita’. Con la legge voluta dal centro sinistra c’era il piano per l’edilizia popolare, c’era lo stanziamento di cento milioni l’anno. Quello era un piano vero per chi non si puo’ permettere la casa. Questo e’ un piano per chi ha sempre utilizzato il territorio per fare affari. E manca un disegno organico: sara’ realizzata una serie di interventi slegati. Infine i posti di lavoro che si creeranno: quanti se ne perderanno con la trasformazione di aree industriali, artigianali e commerciali, in abitazioni?”.

Fabio Nobile (Fds) ha accusato la Giunta di ”non aver scritto un piano casa, ma un piano edilizio. Troppo spesso ho sentito citare le famiglie, bene siamo di fronte a una manovra economica del Governo nazionale che colpisce duramente le famiglie. E mette le amministrazioni locali nelle condizioni di essere sempre piu’ dipendenti dai costruttori per poter realizzare i servizi. In questo quadro si innesta il piano casa. Dal 1990 si sono consumati piu’ di 250mila ettari di aree agricole. E noi continuiamo questo scempio, favorendo chi ha avuto la sanatoria, anche con il silenzio-assenso, favorendo e premiando l’illegalita’, incoraggiando la speculazione con i cambi di destinazione d’uso”.