In una fase di flessione e oscillazioni delle Borse di tutto il mondo e in attesa delle decisioni della Fed, le azioni cinesi volano, segnando il record degli ultimi dieci mesi

In una fase di flessione e oscillazioni delle Borse di tutto il mondo e in attesa delle decisioni della Fed, le azioni cinesi volano, segnando il record degli ultimi dieci mesi. Lo riporta stamattina l’agenzia Bloomberg. Lo Shanghai Composite Index è salito del 2,9%,arrivando a 2.615,26 punti alla chiusura di ieri: si tratta del livello massimo a partire dallo scorso 15 ottobre. L’indice delle 300 società più quotate ha guadagnato il 3,3%.

A trascinare gli investimenti verso l’Asia è una commistione di fattori. Basti pensare che Bank of China (il terzo più grande istituto del Paese, per il 70% di proprietà statale) ha annunciato un +28% dell’utile nel primo semestre, attestatosi a 7,2 miliardi di euro. I suoi introiti sono stati alimentati soprattutto da una domanda di credito che rimane altissima, nonostante le misure anti-inflazione e anti-speculazione imposte dall’esecutivo di Pechino, che ha alzato a più riprese i tassi d’interesse e i requisiti di capitale.

UBSAG, ravvisando prospettive più deboli per tutti i Paesi sviluppati, ha tagliato le sue stime di crescita per la Cina, ma comunque queste ultime restano al 9% per il 2011 e all’8,3% per il 2012. Vale a dire a livelli incomparabili con quelle dei Paesi occidentali, alle prese con la crisi del debito.

Secondo alcune fonti di stampa, inoltre, lo Stato ha in programma di investire altri 2.300 miliardi di yuan nella costruzione di nuove infrastrutture (dall’housing sociale, alle linee di trasporto pubblico, ai progetti a sfondo ambientale e sociale): una notizia che ha fatto immediatamente volare i titoli delle aziende potenzialmente coinvolte, come China Railway Group (+2,5%) e Tianjin Capital Environmental Protection Group (+10%).