L’ housing sociale è oggi un tema cruciale soprattutto a Milano e in Lombardia. Ma numerose sono ancora le problematiche e i nodi da sciogliere affinché questo nuovo modo di fare architettura possa decollare

Forti dell’ esperienza del nostro progetto per CasaCrema+, il primo intervento del Fondo Immobiliare Etico «Abitare Sociale 1» gestito da Polaris Investment Italia Sgr con Fondazione Housing Sociale, possiamo dire che in Italia le prospettive dell’ abitare sociale sono positive. Nonostante le difficoltà, prima tra queste il rispetto dei costi. Il successo dell’ housing sociale ha bisogno, però, di tre condizioni.

Il supporto proattivo delle municipalità che devono mettere a disposizione aree a costo quasi zero e utilizzare la leva degli oneri di urbanizzazione per opere di completamento sociale (a Crema si è trattato di un asilo). La sola disponibilità dei fondi immobiliari sostenuti dalle Fondazioni e dalla Cassa Depositi e Prestiti non basta. Guardare non solo alla residenza, ma all’ esperienza abitativa, pensando ad alloggi che rispecchino il cambiamento della famiglia italiana e a spazi di incubazione sociale, piccoli laboratori, servizi di vicinato, aree verdi, zone per incontrarsi e giocare. Progetti razionali, facilmente mantenibili nelle parti componenti, ma evoluti nelle tecnologie costruttive, per garantire un vero risparmio per gli abitanti anche nei costi di conduzione. Forse la classe energetica massima A+ degli edifici Crema è persino eccessiva, ma ormai non si può fare a meno di costruire in modo sostenibile.

*Studio D2UDesign to Users