Presentato ai cittadini il Documento di piano della giunta Farioli, primo passo verso l’approvazione del piano di governo del territorio. Presenti alcune idee innovative su housing sociale ed edilizia in classe A

Vuole essere un Pgt innovativo quello che l’amministrazione di Gigi Farioli vuole approvare per Busto Arsizio, un documento per la gestione del territorio partendo da un fatto: a Busto Arsizio si è edificato molto negli scorsi anni, adesso bisogna difendere il territorio, migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e piantare moltissimi alberi. Qualcuno storcerà il naso dicendo che è troppo tardi ma il sindaco e l’assessore all’urbanistica Giampiero Reguzzoni sono convinti che, nonostante i ritardi, Busto Arsizio avrà un piano di governo del territorio che non porterà in seno il “conservatorismo” che molti Pgt delle altre città lombarde hanno mantenuto.
Il documento di piano presentato ieri, mercoledì, ai cittadini presenta alcune caratteristiche peculiari: due grandi aree verdi, una a nord nella zona del polo fieristico e una a sud nella fascia di mitigazione attorno all’inceneritore Accam di Borsano, un’area agricola nella zona tra Borsano e Busto Arsizio, una “spina verde” che attraversa la città da nord a sud e da est a ovest, un sistema di cessione di volumetrie e terreni comunali a chi decide di costruire nuove abitazioni in classe A quando non può più ristrutturare l’esistente perchè troppo costoso, housing sociale sfruttando le migliaia di appartamenti invenduti presenti in città, piantumazioni di alberi in tutti i terreni edificabili dei privati che non intendono costruire nell’immediato.

EFFICIENZA ENERGETICA – Il patrimonio edilizio pubblico che ospita i principali servizi, si caratterizza spesso per la scarsa efficienza energetica. La riqualificazione mirata a migliorare le prestazioni è una priorità per l’Amministrazione Comunale, infatti, oltre a determinare una sensibile riduzione delle emissioni sul territorio consentirebbe un risparmio sulle spese gestionali. L’Amministrazione Comunale, per incentivare tali processi si riserva la possibilità di promuovere Bandi pubblici per la riqualificazione degli edifici in cambio di diritti volumetrici da cedere alle imprese appaltanti da ricollocare all’interno delle aree di rigenerazione urbana o di concentrazione edilizia previste nel Documento di Piano. Al fine di rendere più rapido il processo di incremento del valore eco sistemico delle aree non urbanizzate, il Documento di Piano introduce un meccanismo premiale per la piantumazione delle aree pubbliche da parte di soggetti privati. Se pianti alberi sul tuo terreno potrai avere volumetrie per costruire.

HOUSING SOCIALE – Oltre a prevedere nel Piano dei Servizi normative sulle quantità di edilizia convenzionata da prevedere nelle aree di trasformazione ed alle quantità di aree da riservare ad interventi di edilizia sociale il Documento propone una strategia operativa per il riutilizzo dello stock edilizio privato invenduto, per fini sociali. Si tratta di una politica da approfondire durante la fase di discussione pubblica del Piano per verificarne la reale fattibilità ma che consentirebbe di risovere contestualmente due problemi la cui soluzione è di primaria importanza: realizzare in tempi brevi una quota considerevole di edilizia sociale e risolvere le criticità rappresentate dallo stock edilizio invenduto.
Si parte dalla considerazione che gran parte dello stock edilizio attualmente inutilizzato è stato realizzato ipotizzando prezzi di vendita mirati ad un mercato ricco con prodotti spesso un po’ troppo orientati alla massimizzazione del profitto con un’ offerta di qualità molto variabile. Per questi prodotti non c’è attualmente domanda e probabilmente non ci sarà per molto tempo a venire. Questo non significa però che non ci sia una domanda di case. Sarà, dunque, necessario reinterpretare lo stock edilizio attualmente sul mercato in base alla domanda. Ad esempio attraverso interventi per la riduzione/restituzione degli oneri comunali nel caso di utilizzi che abbiano connotati sociali; oppure con pagamenti differiti di una parte della quota relativa alla rendita fondiaria attraverso l’utilizzo dei diritti volumetrici. L’altro espediente che può essere utilizzato per ridurre il prezzo è quello relativo ai risparmi energetici che è possibile ottenere negli edifici di nuova generazione.

«Questo tipo di politica – ha aggiunto il sindaco Farioli -sarà possibile attuarla grazie al grande patrimonio accumulato dal Comune di Busto Arsizio in questi anni. La continua acquisizione di aree può portare, in un momento di stagnazione economica come quello attuale, a rimettere in moto l’edilizia indirizzandola verso le nuove forme di edificazione che permettano risparmio e sostenibilità energetica».