Dopo Farini e Ortica, la Bovisa è protagonista della sesta puntata di UrbanisMI, il podcast che racconta la rigenerazione urbana di Milano. Tra operazioni di riuso adattivo, ricuciture, riconversioni e nuove costruzioni.

Conosciuta al volgere del secolo come la “piccola Manchester di Milano”, per lungo tempo Bovisa è stata uno dei poli produttivi più importanti d’Italia: un quartiere industriale estremamente attivo sia nell’ambito chimico-farmaceutico sia in quello meccanico. Grandi impianti e piccole fabbriche, uniti da una rete di articolati rapporti intersettoriali, mutarono progressivamente l’economia e l’originaria struttura agraria del borgo, il quale, anno dopo anno, assunse la definitiva fisionomia del quartiere operaio. A segnare il paesaggio capannoni, ciminiere e i gasometri, oggi scheletri e reperti di archeologia industriale che ci restituiscono la testimonianza di un fecondo passato produttivo a cui seguì, nella seconda metà del Novecento, un inesorabile processo di dismissione e abbandono già profetizzato nei dipinti di Mario Sironi. Fra gli iniziatori, nel 1922, del movimento artistico del Novecento, Sironi ritrasse proprio quei paesaggi urbani, carichi di desolazione e solitudine, restituendo il senso di vuoto e di identità perduta tipico delle periferie in espansione delle città metropolitane.

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Fonte: artribune.com