La Regione punta sul mix abitativo. Case a prezzi calmierati anche a forze dell’ordine, sanitari e a donne vittime di violenza.
Le case popolari vanno assegnate agli indigenti, ma anche alla classe media che resta esclusa dalle graduatorie e che incontra difficoltà a sostenere i costi del mercato privato. Una nuova visione che segna una svolta nelle politiche abitative della Lombardia. Entro il prossimo giugno sul territorio regionale ci saranno quasi 400 alloggi a canone concordato destinati al ceto medio. Il bando sull’housing sociale della Regione voluto dall’assessore alla Casa Paolo Franco, indirizzato a tutte quelle famiglie con un reddito compreso tra i 14mila e i 40mila euro, punta anche a favorire il mix abitativo nei quartieri, con abitazioni destinate non solo ai fragili ma anche agli studenti, alle forze dell’ordine e a tutta una serie di categorie di lavoratori che animano le città.
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Fonte: ilgiornale.it
