Previsti 160 nuovi alloggi, strutture sportive, parcheggi e un centro commerciale

Sarà un quartiere nel quartiere. Ormai il via libera c’è: 160 nuovi alloggi andranno a fare da contorno all’insediamento residenziale di Capodimonte.  132 saranno gli edifici di nuova costruzione e 28 quelli ricavati dall’ampliamento per sopraelevazione degli edifici già esistenti inclusi nella cosiddetta zona Cp (aree di espansione residenziale riservate a interventi di interesse pubblico). Quello di Capodimonte è il primo progetto di housing sociale approvato dalla maggioranza del Pepe bis. Le abitazioni saranno destinate prevalentemente a giovani coppie e nuclei familiari con disagio abitativo. Così cambia volto “la casa popolare”. Non più case brutte in periferia, per chi ha meno possibilità, ma abitazioni moderne, funzionali, con servizi integrati a portata di mano. E’ la democrazia applicata all’urbanistica. L’housing sociale viene considerato, infatti, il modello urbanistico del futuro, perché apre le porte a una categoria sociale assai ampia: giovani coppie mescolate a single, magari laureati o ricercatori, nuove generazioni con alto livello d’istruzione ma con un potere d’acquisto sempre più basso.

Il primo insediamento residenziale di housing sociale sbarcherà a Capodimonte. Ma niente a che vedere con i palazzoni di edilizia popolare che dominano il quartiere. Il progetto (come si vede nelle immagini a lato) prevede la riqualificazione dell’insediamento esistente non solo attraverso la realizzazione di nuovi alloggi, ma anche attraverso la previsione di nuovi servizi. Non solo case, dunque, ma strutture commerciali, un campo polivalente, parcheggi pubblici e verde attrezzato. Un modo innovativo di concepire la convivenza, basato sulla qualità di edifici a prezzi abbordabili, ma anche su un sistema di relazioni sociali attraverso spazi comuni in grado di ospitare strutture sportive, ma non solo. L’housing sociale manda così in soffitta la vecchia edilizia popolare, che faceva delle periferie dei quartieri-ghetto, e introduce una nuova concezione del vivere insieme. Le case in housing sociale hanno prezzi più bassi rispetto a quelli imposti dal mercato immobiliare. A Capodimonte gli appartamenti in housing saranno prenotabili da giovani coppie e nuclei familiari.

“Per un’amministrazione – spiega l’assessore comunale all’Urbanistica e al Puc, Marcellino Aversano – è fondamentale affrontare il disagio sociale ed economico delle famiglie, soprattutto le più giovani, perché sono proprio queste ad avvertire maggiormente i morsi della grave crisi economica che sta investendo il contesto nazionale ed internazionale con ricadute spaventose sul nostro tenore di vita. Dinanzi ad uno scenario così complesso, tra le priorità dell’agenda politica e amministrativa c’è sicuramente la casa che è un bene primario e come tale è un diritto da garantire a tutti i cittadini”. “Grazie all’attività messa in campo – aggiunge Aversano – Benevento ha ottenuto un finanziamento da 10 milioni di euro che consentirà di costruire 160 nuovi alloggi attraverso l’Istituto Autonomo Case Popolari.

Si tratta di un primo progetto importante con un carattere assolutamente sperimentale, che abbiamo intenzione di replicare anche in altre aree della città per dare nuova centralità ai quartieri e alle periferie e risposte al fabbisogno di abitazioni a basso costo”.