La lussuosa residenza di un ex capo della mala barese, poi confiscata, diventa un centro di co-housing per neomaggiorenni fuori famiglia come occasione di riscatto e integrazione sociale

Si chiama villa Artemisia quella che negli anni 90 era la dimora dove il boss messinese Antonello Lazzarotto gestiva il narcotraffico e che ora è stata trasformata dalla cooperativa Caps in una struttura polifunzionale[…] © Riproduzione riservata.

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Fonte: Avvenire.it