L’assessore Laudani: lì anche un polo sportivo e spazi per le imprese

Nei progetti a medio-lungo termine del Comune di Bologna per «rafforzare la densità della città senza allargarci all’infinito», come ha detto al Corriere di Bologna il sindaco Matteo Lepore, la riqualificazione dell’ex scalo ferroviario del Ravone è destinata a essere uno dei primi interventi. È qui che, promette Palazzo d’Accursio, nascerà uno di quelli che il sindaco ha definito «i nuovi quartieri delle città». Tutto passa dall’acquisto di circa il 40% (circa 120 mila metri quadrati) dell’ex scalo tra via Zanardi, via Casarini e il Lazzaretto, quella che oggi ospita già il distretto culturale Dumbo. «Rientra nell’accordo che stiamo stabilendo con il Gruppo Ferrovie dello Stato e che riguarda anche il Dopolavoro ferroviario e quell’area attorno alla stazione che ospiterà il Polo della memoria», spiega l’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani, da tempo impegnato nell’ambiziosa opera di ridisegno della città promessa dalla giunta. Nell’accordo con Ferrovie il Ravone fa la parte del leone: l’investimento supererà i 50 milioni di euro tra acquisizione dell’area e interventi di rigenerazione per quello che il Comune vuole rendere il nuovo distretto dell’innovazione sociale e culturale.

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Fonte: repubblica.it